Ci sono momenti in cui, guardando i numeri, ti chiedi: “Com’è possibile che abbiamo speso così tanto… e siamo ancora fermi?”
Il CRM nuovo c’è.
L’ecommerce pure.
Il gestionale è stato rifatto.
Hai messo anche un tool per la collaboration e uno per la BI.
Ma il risultato?
Sempre lo stesso: caos.
Reparti che non si parlano.
Processi che zoppicano.
Decisioni basate più su istinto che su dati.
Fornitori che spingono soluzioni, non visione.
E così continui a investire. Ma a cosa stai rispondendo, esattamente?
Il problema non è la tecnologia. È come ci arrivi.
La verità è che in moltissime aziende, soprattutto PMI, la tecnologia viene trattata come se fosse un catalogo di strumenti.
“Ci serve qualcosa per gestire i clienti.”
“Serve un’app.”
“Serve qualcosa per automatizzare.”
E giù richieste, preventivi, demo, software. Spesso anche ben fatti. Ma con una regia assente.
Ogni investimento tech diventa un tassello messo su un puzzle che… non ha immagine di riferimento.
E sai cosa succede quando il disegno non è chiaro? Ogni nuovo tassello sembra giusto, ma nessuno incastra davvero.
Tutti parlano di “digitale”, nessuno parla di diagnosi
Immagina un medico che ti prescrive subito una cura senza neanche chiederti cosa senti.
Ti fideresti?
Ecco, nel mondo tech questo accade ogni giorno.
Arriva il consulente, propone lo strumento. Arriva l’agenzia, propone la piattaforma. Arriva il system integrator, propone la migrazione.
Tutti pronti a intervenire. Nessuno che ti faccia davvero le domande giuste. Nessuno che dica: “Fermiamoci un attimo, capiamo il quadro completo.”
Il risultato?
Decine (quando va bene) o centinaia di migliaia di euro in soluzioni che sembrano smart, ma che non si collegano a un disegno strategico.
Quando manca una mappa, ogni strada sembra buona
Quello che manca in tante aziende non è la volontà di investire. È l’ordine mentale prima dell’azione tecnica.
È capire:
- Qual è la nostra architettura attuale e dove crea attrito?
- Cosa serve davvero per abilitare la strategia di business?
- Dove stiamo perdendo efficienza?
- Quali priorità tecnologiche hanno un impatto immediato e misurabile?
- Quali sono solo “shiny objects” venduti bene?
Ma per rispondere a queste domande serve un processo, non un prodotto. Serve metodo. E serve qualcuno che non sia né venditore né fornitore. Ma guida.
Non sei il solo a trovarsi in questo pantano
Questa situazione è più comune di quanto pensi. La vivo ogni settimana parlando con CEO, CTO e imprenditori che si sentono come se stessero guidando un’auto con i fari rotti in mezzo alla nebbia.
La soluzione non è un nuovo software. Non è l’ennesimo tool. È fermarsi e fare chiarezza.
Chiarezza su dove sei, dove vuoi andare, e come la tecnologia può – realmente – accompagnarti.
Io questo processo l’ho chiamato GamePlan Check Up. Ma non è il nome il punto.
È il fatto che senza un check up strategico, ogni investimento rischia di diventare l’ennesimo tentativo.
E i tentativi, nel tech, costano. Tempo. Denaro. E fiducia nel cambiamento.
Vuoi capire dove stai davvero andando con la tua tecnologia?
Non servono altri preventivi. Non servono altri strumenti.
Serve un momento di pausa. Una mappa chiara. Una diagnosi solida.
È per questo che ho creato il GamePlan Check Up: un processo per mettere ordine, leggere la situazione con lucidità e definire un percorso strategico tech concreto, misurabile, e finalmente coerente con il business.
👉 Scopri cos’è il GamePlan Check Up e come può cambiare il modo in cui prendi decisioni tecnologiche